Reiki in infermieristica per la sofferenza mentale: benefici e prospettive

Federico ScottiRisorse ReikiLascia un commento

reiki sofferenza mentale

Nel 2021, la Revista Brasileira de Enfermagem ha pubblicato un studio innovativo intitolato “Reiki come cura infermieristica per le persone in sofferenza mentale: una revisione integrativa”. L’obiettivo di questa ricerca era analizzare le prove scientifiche sull’efficacia del Reiki come strategia di cura per le persone con disturbi mentali.

I disturbi mentali rappresentano un problema di salute di portata globale, che colpisce oltre 450 milioni di persone nel mondo. Questa sofferenza mentale è, purtroppo, un problema di salute pubblica di rilevanza significativa nella società contemporanea. In Brasile, ad esempio, studi hanno dimostrato che dal 20% al 56% degli adulti soffre di disturbi mentali, tra cui disturbi dell’umore, psicosomatici, abuso di alcol e ansia. Da notare che l’ansia stessa è diventata un’epidemia nel paese, con una prevalenza del 9,3%. Numeri impressionanti che pongono il Brasile al primo posto tra i paesi sudamericani per quanto riguarda le disabilità psichiche legate a questo disturbo. Le persone che soffrono di problematiche mentali spesso presentano livelli elevati di disabilità funzionale, con una compromissione significativa delle attività quotidiane, del lavoro e delle relazioni sociali. La sofferenza psichica può anche essere associata a comorbilità cliniche quali disturbi metabolici, cardiovascolari, endocrini, cancro e HIV/AIDS.

Finora, il modello di trattamento tradizionale per questi problemi di salute si è concentrato principalmente sulla prescrizione di psicofarmaci e sulla psicoterapia. Tuttavia, è fondamentale esplorare altre opzioni di assistenza sanitaria che possano essere efficaci per le persone con sofferenza mentale, riducendo al minimo gli effetti collaterali e rispondendo alle esigenze specifiche di questo gruppo di pazienti.

Una delle alternative al modello tradizionale di cura è rappresentata dalle pratiche attuate in Brasile attraverso la Politica Nazionale delle Pratiche Complementari e Integrative, tra cui rientra il Reiki.

L’infermieristica, come professione di assistenza diretta, efficace e olistica, si configura come un elemento chiave nella cura di coloro che soffrono di problemi di salute mentale. Il tocco terapeutico offre l’opportunità di trasformare ulteriormente l’esperienza di cura quotidiana, creando un ambiente avvolgente, piacevole e unico per i pazienti, e sviluppando una relazione terapeutica basata sulle connessioni e sulla fiducia reciprocamente costruite. Di conseguenza, il Reiki si presenta come una pratica di cura specializzata per gli infermieri, regolamentata in Brasile dal Decreto del Consiglio Nazionale Infermieristico (COFEN) 581/2018.

Il presente studio aveva come scopo la ricerca di prove scientifiche sull’utilizzo del Reiki come strategia di assistenza sanitaria per le persone in sofferenza mentale. Per raggiungere questo obiettivo, sono stati inclusi nella ricerca studi in portoghese, inglese e spagnolo, mentre i criteri di esclusione comprendevano tesi, dissertazioni, libri o capitoli di libri, editoriali, articoli di giornale, revisioni integrative o sistematiche, nonché casi di studio ed esperimenti non condotti sull’essere umano.

L’analisi degli articoli ha dimostrato che l’applicazione del Reiki come pratica terapeutica per il sollievo del dolore e della sofferenza mentale, condotta da infermieri o da altri professionisti sanitari multidisciplinari, contribuisce a migliorare gli standard di qualità dell’assistenza, in quanto rende più umano il processo di cura.

Il Reiki, come strategia di cura per le persone in sofferenza mentale, ha dimostrato vari benefici nel trattamento dello stress, dell’ansia e della depressione. Ha migliorato l’umore degli studenti universitari affetti da ansia e/o depressione, ma anche i livelli di stress correlato al lavoro degli infermieri che hanno adottato il Reiki come strumento di cura di sé. Per quanto riguarda le malattie croniche, spesso caratterizzate da un notevole carico di sofferenza mentale dovuto a procedure invasive, all’uso prolungato di farmaci, allo stigma sociale e al senso di sconfitta, il Reiki si è dimostrato efficace nel gestire il dolore, lo stress, l’ansia e la depressione.

Da notare anche che questa tecnica è considerata rilassante e priva di effetti collaterali. Offre benessere, sollievo dal dolore, miglioramento della qualità del sonno e riduzione dell’ansia nei pazienti sottoposti a chemioterapia. Pertanto, il Reiki contribuisce al ripristino dei livelli energetici adeguati per equilibrare la mente, il corpo e le emozioni, rappresentando una strategia di cura infermieristica non farmacologica.

In conclusione, il Reiki si è rivelato uno strumento promettente per l’assistenza alle persone in sofferenza mentale, quando applicato da professionisti adeguatamente formati e inserito all’interno di un team multidisciplinare. Questa pratica rappresenta una risorsa terapeutica ancora poco sfruttata nell’ambito dell’infermieristica psichiatrica, ma il suo coinvolgimento clinico è in costante espansione. L’analisi delle evidenze scientifiche riguardanti il Reiki dimostra che si tratta di una tecnica innovativa, a basso costo e utilizzabile dagli infermieri e da altri professionisti che si occupano di promuovere la salute mentale, previa formazione specifica, nell’ambito delle situazioni di sofferenza mentale. L’energia che scorre attraverso le mani del praticante permette di armonizzare l’individuo in base alle sue esigenze, favorendo così l’equilibrio fisico, mentale ed emotivo e migliorando la qualità di vita complessiva.

L'Autore

Federico Scotti

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Insegnante e terapeuta Reiki, autore di libri sul Reiki, facilitatore Mindfulness

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