Reiki in psicoterapia: benefici per l’ansia

Federico ScottiRisorse ReikiLascia un commento

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Nel 2020, il prestigioso Journal of Creativity in Mental Health ha pubblicato uno studio intitolato “The Impact of Psychotherapeutic Reiki on Anxiety” che ha evidenziato i benefici del Reiki come integrazione alla psicoterapia tradizionale per il trattamento dell’ansia. Il Reiki è una delle molteplici tecniche complementari e integrative che sempre più spesso vengono utilizzate nella consulenza per la salute mentale, dimostrando efficacia nel combattere ansia, depressione, angoscia e dolore. La presente ricerca si concentra in particolare sull’analisi di casi singoli, al fine di studiare l’influenza del Reiki psicoterapeutico (PR) sui sintomi dell’ansia negli adulti.

L’approccio del Reiki psicoterapeutico è stato originariamente sviluppato da Curtin nel 2012 ed è stato adattato per poter essere utilizzato dai professionisti della salute mentale come complemento alla psicoterapia tradizionale. L’obiettivo principale del Reiki psicoterapeutico è di fornire ai pazienti un bilanciamento energetico ripristinando i loro livelli di energia, che potrebbero essere alla radice di dolore fisico, emotivo o psicologico.

La metodologia di questa ricerca ha coinvolto quattro adulti reclutati presso una clinica di consulenza e formazione della comunità, situata nel campus di una prestigiosa università del sud-ovest degli Stati Uniti. Il design dello studio ha previsto che i partecipanti fungessero da loro stessi controllo, monitorando costantemente i loro sintomi nel corso del tempo. I professionisti coinvolti nello studio sono stati adeguatamente formati e preparati per condurre questo tipo di ricerca, possedendo le credenziali necessarie (come la licenza di consulente professionale), completando una formazione di Reiki di livello I e II, e praticando la tecnica del Reiki per almeno 30 giorni prima di lavorare con i partecipanti allo studio. Inoltre, hanno partecipato a sessioni di formazione e programmazioni settimanali per uniformare il trattamento da offrire ai pazienti.

Il livello di ansia dei partecipanti è stato misurato ripetutamente prima e durante l’intervento. Ogni partecipante ha completato la scala AMAS-A (Adult Manifest Anxiety Scale, che misura la natura e il livello di ansia vissuta dagli adulti) settimanalmente dopo ogni sessione di consulenza, fino a quando non è stata raggiunta una linea di base stabile nei risultati dello strumento. Questa fase preliminare è durata almeno tre settimane.

Una volta stabilita una linea di base, i partecipanti sono passati alla fase di intervento, durante la quale si sono impegnati in sessioni settimanali di Reiki psicoterapeutico della durata di 50 minuti, per almeno sei sessioni. Durante tutta la fase di intervento, i partecipanti hanno continuato a compilare la scala AMAS-A immediatamente dopo ogni sessione di consulenza.

I risultati di questo studio hanno dimostrato che il Reiki in psicoterapia è stato efficace nel ridurre l’ansia in tre dei quattro partecipanti, come evidenziato da miglioramenti significativi tra la fase preliminare e quella di intervento. Il quarto partecipante, invece, non ha riscontrato alcun cambiamento o peggioramento nei sintomi di ansia. È importante sottolineare che l’intervento potrebbe non essere stato altrettanto efficace per questo partecipante a causa della sua elevata gravità di base. È possibile che casi più gravi richiedano una maggiore esposizione o frequenza all’intervento per ottenere risultati evidenti. Inoltre, il consulente che ha seguito questo partecipante ha riscontrato che il cliente presentava una particolare difficoltà nel fidarsi e nell’instaurare un’alleanza terapeutica collaborativa.

Un fattore importante da considerare in questo studio è stata la predisposizione dei partecipanti ad accettare questo tipo di intervento non convenzionale, dal momento che le terapie integrate e l’uso del Reiki in particolare non sono comuni nell’ambito della consulenza tradizionale. Tutti i partecipanti allo studio erano aperti e ricettivi alle terapie integrative, inclusa l’adozione del Reiki. Sebbene due partecipanti avessero una certa conoscenza del Reiki prima dello studio, nessuno di loro aveva mai ricevuto personalmente un trattamento Reiki. All’inizio, alcuni partecipanti hanno manifestato alcune riserve per la novità dell’approccio, ma si sono rapidamente abituati all’intervento. Un partecipante ha persino scelto di ricevere un trattamento di Reiki a distanza durante la sua prima sessione, mentre il terapeuta si trovava nella stanza accanto, dimostrando così la sua fiducia nel trattamento. Tutte le sessioni successive sono state svolte a stretta distanza tra terapeuta e cliente.

I terapeuti coinvolti nello studio sono stati molto attenti a rispettare i confini dei partecipanti ogni volta che interagivano con i loro campi energetici. Tutti e quattro i partecipanti hanno riferito di avvertire cambiamenti rilevanti nei loro sistemi energetici già durante il primo trattamento, e tre di loro hanno anche notato dei piccoli miglioramenti nel loro stato di benessere dopo tale sessione. Inoltre, tutti i partecipanti hanno indicato di essere interessati a ricevere nuovamente trattamenti Reiki in futuro.

Uno dei principali risultati clinici emersi da questa ricerca è la necessità per gli adulti affetti da ansia di essere sottoposti a un periodo di trattamento di Reiki psicoterapeutico più lungo. Sebbene un singolo ricevente medio di trattamenti Reiki possa ottenere sollievo dai sintomi in sole quattro sessioni, gli individui con ansia clinicamente significativa potrebbero richiedere più tempo per notare miglioramenti significativi nel loro funzionamento quotidiano a causa dell’elevata gravità dei loro sintomi.

Infine, si ipotizza che una condizione preliminare per il successo di questo trattamento possa essere la capacità di fidarsi e di formare relazioni collaborative con il terapeuta. Osservando le differenze nei cambiamenti tra i partecipanti, sembra che i benefici del Reiki possano essere più evidenti e veloci da sviluppare negli adulti che hanno minori difficoltà a fidarsi degli altri.

In conclusione, questo studio rappresenta un importante punto di partenza per i terapeuti che desiderano integrare terapie alternative come il Reiki nella pratica della psicoterapia. L’efficacia dimostrata del Reiki nel ridurre l’ansia offre nuove prospettive per il trattamento dei disturbi mentali e suggerisce che l’utilizzo di approcci non convenzionali può fornire un valore aggiunto alla pratica clinica.

L'Autore

Federico Scotti

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Insegnante e terapeuta Reiki, autore di libri sul Reiki, facilitatore Mindfulness

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