I pericoli di Reiki

Federico ScottiRisorse Reiki3 Commenti

reiki pericoli

Reiki è pericoloso? Quali sono i rischi connessi alla pratica del Reiki? Reiki fa male?

Queste sono le 3 domande più ricorrenti, almeno stando alle ricerche effettuate dagli utenti di Google a proposito di Reiki, a testimonianza del fatto che intorno a questa disciplina ci sono più paure e incertezze che altro. E questo è un gran peccato, perché Reiki potrebbe avere una diffusione molto superiore a quella che attualmente ha se solo si scrollasse di dosso quell’aura di mistero e di timore alimentata il più delle volte anche dai suoi stessi praticanti, che, spesso male informati, contribuiscono a dare un’immagine della disciplina non proprio rassicurante.

Sommario

Introduzione

Obiettivo di questo articolo è analizzare e discutere  2 di quelli che sono comunemente identificati come i principali pericoli del Reiki. 

Ma prima di cominciare ad analizzare i pericoli di Reiki prova a leggere questo breve testo:

“Non credo che il reiki della terapia Reiki sia una cosa particolarmente misteriosa. Ognuno ha energia attiva (vibrazioni cellulari) nei propri tessuti corporei. L’intero corpo è solo un gruppo di tessuti attivi. Siamo in salute quando questi tessuti hanno modelli di attività sani e sono ben organizzati e ordinati. Ci ammaliamo quando accade qualcosa di insolito alle nostre vibrazioni ordinate, quindi è bene se riusciamo a ripristinare le nostre vibrazioni sane. Otteniamo ciò donando vibrazioni sane alla parte malata, rafforzando e ripristinando le vibrazioni attive delle cellule affette da debolezza. Per dirlo semplicemente, questo è tutto quello che penso sia Reiki.”

Questo brano è tratto dalle Memorie di Tomabechi Gizō, uno dei 20 insegnanti direttamente formati da Mikao Usui, il fondatore della disciplina del Reiki.
Parole chiare, concetti semplici e semplicemente esposti, nessuna paura e soprattutto molto razionale equilibrio.
Queste parole sono così razionalmente ordinate da sembrare scritte non da un orientale ma da un occidentale imbevuto di cultura scientifica.
Eppure esse esprimono con grande chiarezza che cos’è Reiki da parte di una persona vicinissima al fondatore della disciplina, che ha avuto modo cioè di imparare a conoscere la pratica del Reiki direttamente dal suo creatore.

È una fonte quindi molto attendibile per comprendere meglio che cos’era Reiki per Mikao Usui. E da quanto leggiamo non sembra essere nulla di strano, di fumoso o addirittura di pericoloso. 

Quello che spesso osservo dell’approccio occidentale alle discipline orientali manifesta invece l’esatto contrario di ciò che abbiamo appena letto. Sembra che, quando l’occidentale viene in contatto con le pratiche orientali, perda letteralmente la testa!
Sembra quasi che, al cospetto dell’oriente, la positiva ed equilibrata capacità di analisi logica e critica occidentale si annulli completamente e si trasformi in timore, paura e irrazionale predominio delle più bizzarre credenze, da cui anche gli orientali stessi rimangono lontani!
Insomma il mondo alla rovescia. Sembra che l’occidentale non sia in grado percorrere la strada di mezzo, non sia in grado di mediare, attraverso le proprie peculiari caratteristiche, la cultura orientale.

L’occidentale che approccia l’oriente diventa a volte un estremista, travalica e trascende i confini stessi dell’irrazionalità approdando spesso sui lidi dell’assurdo e ahimè, qualche volta, anche del ridicolo. 
Mi sembra che l’oriente diventi spesso la valvola di sfogo della parte repressa delle mente occidentale. 

La pratica del Reiki dovrebbe portare in equilibrio gli opposti. Kokoro è il termine giapponese che indica questo equilibrio dinamico, rappresentato metaforicamente con il concetto di mente e cuore. Mente e cuore sono due aspetti diversi e a volte divergenti dell’essere umano, e il prevalere dell’uno o dell’altro porta disarmonia nell’individuo.

Praticare Reiki significa quindi avere l’obiettivo di equilibrare il kokoro, e non di esaltare la nostra parte più irrazionale e inquieta a scapito della nostra razionalità. La pacifica calma del brano citato più sopra di Tomabechi Gizō è un buon esempio di kokoro.  

Come vedremo tra poco, i fantomatici pericoli di Reiki sono il prodotto non di Reiki ma dell’irrazionale e estremistica mentalità occidentale nell’approcciare questa disciplina. 

Pericoli di Reiki

  • Reiki utilizza l’energia dei morti

Secondo questa opinione chi pratica Reiki farebbe utilizzo dell’energia dei defunti per ottenere dei benefici di guarigione sul piano fisico. In altre parole il praticante Reiki sarebbe una sorta di moderno Dorian Gray che si assicurerebbe l’eterna giovinezza sfruttando l’energia di chi non c’è più.

Varianti di questa opinione sottolineano a volte l’intervento di entità demoniache che agevolerebbero questa operazione, una sorta di patto con il diavolo per ottenere benefici in questa vita. Un’altra variante parla dell’aiuto dei kami del Pantheon shintoista, ma la connotazione negativa è la stessa. 

Il denominatore comune tra tutte queste varianti dell’opinione “Reiki sfrutta l’energia dei morti” è che prima o poi il praticante Reiki dovrà pagare per i benefici ricevuti dai morti o dalle entità negative da cui ha ottenuto dei vantaggi. 

Dal mio punto di vista l’origine di questa opinione sta nella presenza dell’ideogramma Rei all’interno della parola Reiki. L’ideogramma Rei, così come tutti i kanji giapponesi, non ha un significato univoco, ma rimanda contemporaneamente ad un’area semantica abbastanza vasta. 

Troviamo il kanji Rei in molte parole giapponesi dal significato inquietante, come ad esempio Yūrei (fantasma) oppure Reikon (anima, spirito) oppure Bōrei (morto, fantasma) ma anche in termini sicuramente più rassicuranti come Reiyaku (medicina straordinariamente efficace), Reikan (ispirazione, afflato), oppure Reiki (energia straordinaria, energia spirituale).

La fervida immaginazione occidentale, condita da una buona dose di medievale oscurantismo religioso crede di fare 1+1 proiettando sulla parola Reiki significati che non ha e mutuati da altri termini che contengono l’ideogramma Rei. Altre volte questa stessa immaginazione fa esoteriche e religiose supposizioni su un termine che invece ha una valenza estremamente positiva nell’orizzonte semantico giapponese. Da qui l’immaginazione occidentale porta all’equivalenza: Reiki = energia dei morti, patto con il diavolo e prezzo da pagare per il praticante Reiki.

Se solo si andasse un po’ più in profondità si comprenderebbe quanta superficialità di analisi ha generato questa bizzarra opinione su Reiki che purtroppo ancora oggi  è molto diffusa, soprattutto in ambienti religiosi.

  • L’attivazione Reiki è una forma di possessione demoniaca

Secondo questa tesi, il praticante Reiki che riceve la così detta “attivazione” o Reiju in giapponese, diventerebbe l’ospite di demoni o kami del pantheon shintoista, perdendo il proprio libero arbitrio e diventando il braccio armato delle legioni demoniache dell’oscurità.

Questa tesi è “supportata” da testimonianze molto accorate di ex praticanti Reiki che riporterebbero terribili visioni, azioni compulsive e addirittura forme di nevrosi e isterie che rasenterebbero la pazzia. In altre parole, chi riceve Reiju (attivazione Reiki) diventa posseduto dal demonio con tutte le conseguenze del caso!

La letteratura esoterica e demonologica dell’occidente cattolico ha dedicato migliaia di libri a riguardo. 

In un certo senso questa opinione fa il paio la precedente o meglio diventa il completamento della precedente, e nasce prevalentemente all’interno di contesti religiosi molto chiusi e bigotti, tipicamente attinenti alle ali più estreme del Cattolicesimo o del Cristianesimo. Queste correnti incarnano in maniera estrema e intransigente l’affermazione del padre della Chiesa Cipriano “Nulla salus extra Ecclesiam”, ovvero, non c’è nessuna salvezza fuori dalla Chiesa.

Insomma o fuori o dentro! Se stai fuori sei dannato per l’eternità.

Ora, giustamente, ti potrai domandare: ma cosa c’entra tutto questo con l’attivazione Reiki? Che cosa c’entra in generale con la pratica del Reiki?

Certo, non c’entra proprio nulla, hai perfettamente ragione!
Reiki non è una religione, è solo una disciplina di crescita personale come il Karate, non è certo in “competizione” con le religioni per accaparrarsi dei fedeli!
Reiki non si occupa infatti della salvezza della tua anima ma ha come obiettivo il tuo benessere psico-fisico qui e ora. E non importa in cosa credi, perché non ti propone una “dottrina” religiosa magari opposta a quella che hai già.

L’origine quindi di questa opinione è da ricercarsi nel fatto che spesso i cattolici o i cristiani estremisti ritengono che Reiki sia una religione e chiaramente non possono accettare che ci sia altra religione al fuori della loro. Interpretano di conseguenza una semplice e innocua tecnica energetica come l’attivazione del Reiki come una sorta di “anti-battesimo”, come un rito che introdurrebbe il praticante Reiki sul cammino della perdizione fuori dalla Chiesa.

Da qui a considerare il Reiju un vero e proprio patto con il demonio o possessione demonica il passo è veramente breve.
Una volta date delle false premesse, è molto semplice costruire una tesi verosimile anche se molto bizzarra e strana. 

Chiaro che se non sei cattolico di questa opinione non te ne fai nulla, ma ti assicuro che se lo sei qualche problema te lo fai.

Ora se sei cattolico non è certo mia intenzione cercare di convincerti del contrario, però ti invito a far buon uso della tua capacità di analisi, della tua ragione di occidentale, cercando di osservare le cose magari confrontando le opinioni anche di chi è cattolico ma pratica Reiki senza nessun problema e soprattutto senza impazzire!

Insomma, Reiki e religione non hanno nulla a che spartire, questa disciplina è nata laica, è la cattiva informazione che se ne è fatta in occidente ad aver portato opinioni di questo tipo, del tutto prive di senso logico. L’occidente in questo caso ha passato davvero il segno, rendendosi a volte anche ridicolo mettendoci anche parecchia superstizione e oscurantismo religioso.

Conclusione 

Questa brevissima analisi dei così detti pericoli del Reiki non ha affatto la pretesa di essere esaustiva, sono purtroppo molte le opinioni su Reiki che circolano a partire da una sua superficiale o sommaria conoscenza. In questo articolo mi sono dedicato ad analizzarne soltanto un paio un po’ più da vicino, utilizzando la lente di ingrandimento del relativismo che credo sia l’unico strumento davvero efficace per comprendere fino in fondo qualsiasi fenomeno, sia esso un’idea, un fatto o un’opinione.

L’invito che mi piacerebbe fare al lettore di questo articolo è di tenere sempre a portata di mano la propria lente di ingrandimento relativistica, credo che potrà aiutarlo a comprendere meglio che spesso, dietro ad opinioni anche molto convincenti e dirompenti, c’è solo un punto di vista molto ristretto e dogmatico.

Il relativismo in un certo senso può aiutare a liberare la mente dai vincoli del dogmatismo che spesso sfocia in fanatismo.

E in questo particolare momento storico c’è un gran bisogno di relativismo…

Il sonno della ragione genera mostri
(F.Goya)

L'Autore

Federico Scotti

Facebook

Insegnante e terapeuta Reiki, autore di libri sul Reiki, facilitatore Mindfulness

3 Comments on “I pericoli di Reiki”

  1. Ho trovato questo articolo molto interessante. “Pericoli” che non conoscevo, ma che non mi spaventano. Credo molto nel Reiki, nella sua energia, forza e positività. Ho ottenuto molti risultati positivi che non nutro alcun dubbio sulla sua potenza ed efficacia.

  2. Ho avuto anche io diverse persone con queste opinioni, ma non mi hanno minimamente cambiato la opinione di Reiki, perche ho ricevuto enorme beneficio da questa disciplina che sono tanto grata di questo percorso della mia vita ed altrettanto grata del beneficio di tutte le persone che ho fato i trattamenti Reiki e i livelli Reiki, tanta energia, positivita e amore da Reiki❤️

  3. Grazie di questo articolo, non ho mai avvertito la necessità di giustificare o di chiedere l’approvazione di qualcuno per praticare ‘il Reiki’.
    Dopo anni di ricerca ho incontrato un ottimo Maestro che prima di tutto mi ha inventato che Reiki è Amore e da gesti d’Amore non può seguire il Bene .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *