- Il riferimento all’hara (2 pollici sotto l’ombelico), come centro chiave per entrare in profonda risonanza con l’Energia Reiki.
- L’atteggiamento mentale del praticante Reiki che deve essere profondamente meditativo. Più si è in uno stato meditativo e più il trattamento è efficace.
- Il riferimento alla pratica di Gassho Seishin Toitsu come propedeutica alla concentrazione mentale funzionale al trattamento
- Il riferimento alla pratica di Byosen Reikkan Ho per individuare gli squilibri energetici della persona.
- Il riferimento al terzo principio del Reiki Kansha Shite la gratitudine, quale aspetto fondamentale per il controllo della mente ed elemento importante per predisporsi ad un atteggiamento di tipo meditativo.
10 dicembre 1935
“Significato di” Leiki”
L’energia dentro di sé, quando concentrata e applicata al paziente, curerà tutti i disturbi.
È la cura più grande della natura, che non richiede medicine.
Aiuta sotto tutti gli aspetti, la vita umana e animale.
Per concentrarsi bisogna purificare i pensieri e le parole e meditare per far uscire l’”Energia” dall’interno.
Essa è situata nella parte inferiore dello stomaco a circa 2 pollici sotto l’ombelico.
Siedi in una posizione comoda, chiudi gli occhi, concentrati sul tuo pensiero e rilassati, avvicina le mani e aspetta il segnale.
Applica gentilmente e delicatamente le mani a partire dalla testa verso il basso.
Il paziente che sta per ricevere questo trattamento deve purificare il pensiero e sentirsi a proprio agio e con il desiderio di guarire.
Non bisogna dimenticare di sentirsi riconoscenti.
La gratitudine è una grande cura per la mente.
In ogni caso, il disagio del paziente potrebbe essere diagnosticato solo con il tocco della mano.