I trattamenti Reiki sono molto indicati per il trattamento di pazienti che si stanno sottoponendo a cicli di chemioterapia.
Come è noto la chemioterapia porta con sè disagi ed effetti collaterali molto invasivi.
Dal sito dell’AIRC ecco i principali effetti collaterali della chemioterapia:
- Stanchezza
- Disturbi digestivi (nausea e vomito)
- Infezioni, anemia, sanguinamenti
- Caduta dei capelli, disturbi alla pelle e alle unghie
- Alterazioni nervose
- Danni ad altri organi
- Conseguenze su sessualità e fertilità
Tutti o alcuni di questi effetti collaterali sono purtroppo il denominatore comune riscontrabile nelle persone che si sottopongono a cicli di chemioterapia, che comunque resta una pratica salvavita in moltissimi casi.
I trattamenti Reiki durante i cicli di chemioterapia mostrano tutta la loro efficacia riducendo (e a volte anche eliminando completamente) gli effetti collaterali, permettendo quindi al paziente di vivere questo particolare momento della sua vita in maniera meno disagiata e con meno sofferenza.
Anche l’impatto psicologico degli effetti collaterali della chemioterapia viene spesso mitigato, migliorando l’umore e quindi l’atteggiamento verso la malattia stessa. È importantissimo infatti per chi sta combattendo la difficile lotta contro il cancro avere un atteggiamento positivo nei confronti della malattia, che agevola in molti casi la guarigione.
Nella mia esperienza di operatore Reiki ho potuto osservare da vicino gli effetti benefici di Reiki sui pazienti in chemioterapia che ho trattato, e in particolare ho riscontrato particolari benefici nell’ambito dei disturbi digestivi (vomito) e dell’alterazione dell’umore (depressione).
Ho trovato particolarmente utile seguire questo schema di trattamenti durante i cicli di chemioterapia applicando sempre come tecnica base Tanden Chiryo Ho:
- Un trattamento subito dopo la chemioterapia entro massimo un’ora
- Un trattamento a distanza di un giorno
- Un trattamento al quarto giorno
- Un trattamento al quinto giorno
Si prosegue poi con un trattamento o due alla settimana per poi ricominciare con lo schema precedente.
Chiaramente quanto scrivo è frutto della mia personale esperienza, possono essere utilizzati schemi di trattamento differenti ma ugualmente efficaci. Confrontandomi con altri operatori Reiki ho comunque potuto constatare che la mia esperienza è condivisa e mi sono stati riportati analoghi benefici.
3 Comments on “Reiki e Chemioterapia: alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia”
Buongiorno,
Grazie per i consigli oggi mia madre 79 anni inizia un trattamento di chemio per un adenocarcinoma polmonare localizzato parte destra.
Non sono un master ma ho conseguito il 1 e 2 livello reiki
Vivo a Cremona e mia madre a Verona . La seguo comunque e spesso sono a verona.
Se a volte sono distante pensa che un trattamento a distanza possa avere comunque in questo caso lo stesso efficacia?
Se ci sono ulteriori consigli sono graditi.
Ringraziando invio i miei piu cordiali saluti
Ivana
Ciao Ivana,
i trattamenti a distanza hanno la stessa efficacia dei trattamenti a contatto, quindi tutte le tecniche a contatto possono essere applicate durante il trattamento a distanza.
Quello che posso consigliarti è sicuramente di fare sempre un trattamento appena dopo la Chemio, questo dalla mia esperienza aiuta tantissimo a ridurre gli effetti collaterali.
Fammi sapere come va, se vuoi oggi posso mandare anch’io a tua mamma Reiki
un saluto
Federico
Ciao Federico,
Grazie ancora!
Si in effetti si è sentita meglio r con più energia.
Non viviamo nella stessa città ma quando fa la chemio sto sempre con lei è Le pratico Un trattamento subito dopo la terapia.
Penso di venire a fare un ripasso ai tuoi corsi appena mi organizzo.
Grazie ti tengo aggiornato volentieri.
Vivo a Cremona e mia Madre a Verona magari se conosci. Un operatore Su Verona .
Ciao Ivana