La felicità dipende fino a un certo punto dalle condizioni esterne, ma soprattutto dalle condizioni mentali interiori.[..]
Una forte determinazione ad essere felice ti aiuterà. Non aspettare che cambino le circostanze, pensando che siano la causa dei tuoi guai. Non trasformare l’infelicità in un’abitudine cronica, perchè essere infelici è tutt’altro che piacevole e la tua felicità è una benedizione per te e per gli altri.
Queste parole di Yogananda hanno forte potere evocativo per il ricercatore spirituale che affronta le difficoltà quotidiane della vita. Ognuno di noi accetta quotidianamente, nelle piccole o grandi difficoltà e sofferenze che la vita ci pone di fronte, la cattiva abitudine di porre negli eventi esteriori la causa prima della propria infelicità.
Quante volte ci siamo detti: “quando passerà questo problema finalmente sarò felice” oppure, “sarò felice quando si realizzerà questa determinata circostanza (per esempio quando troverò lavoro, quando cambierò lavoro, quando arriverà il week-end ecc ecc.).
Le nostre cattive abitudini ci portano a vedere la felicità sempre come una meta da raggiungere al di là del momento presente, e passiamo ogni istante della nostra vita a sperare che questa meta si avvicini un po’ di più.
Facendo così non ci accorgiamo di proiettare in un futuro che non esiste la nostra felicità e ci angosciamo dei piccoli o grandi problemi quotidiani.
Yogananda ci incita a voler essere felici, ad essere determinati nella ricerca della felicità, indicandoci il momento presente come l’unico luogo dove è possibile trovarla.
Forse se abbandonassimo per un po’ le nostre quotidiane preoccupazioni per il futuro riusciremmo a scorgere ora e adesso la via maestra che ci può condurre alla Felicità.