Significato di Reiki
Una buona traduzione dell’ideogramma Reiki può essere “energia universale”.
La traduzione non è letterale in quanto il kanji 霊 (rei) in questo contesto può significare “straordinario”, “spirituale” oppure “misterioso” mentre il kanji 気 (ki) significa “energia”.
Energia spirituale, energia straordinaria oppure energia misteriosa sono i nomi che Usui e i suoi contemporanei davano alla sensazione percepita durante le sessioni terapeutiche nell’ambito dei Seishin Ryoho.
Reiki è un’energia straordinaria, invisibile e misteriosa che permea l’Universo e che lo organizza in maniera armonica e che può essere utilizzata all’interno di un metodo volto a riequilibrare il sistema mente-corpo dell’individuo.
Usui e i suoi contemporanei, più che interrogarsi sulla natura e le caratteristiche di questa energia, si concentrano sul suo utilizzo a scopi terapeutici.
Da un punto di vista più moderno e all’interno di un contesto interpretativo di tipo relativistico, Reiki può essere inteso come l’energia delle relazioni tra le particelle da cui emerge la nostra realtà. Il concetto di vuoto, assente nella cosmologia di Usui e dei suoi contemporanei, assume un valore determinante per comprendere che Reiki non è un “fluido” invisibile che permea la materia inerte vivificandola, ma è l’insieme delle relazioni energetiche che le particelle instaurano tra di loro in maniera incessante dando vita alla realtà che noi esperiamo.
Nel vuoto le particelle si relazionano e si scambiano le informazioni energetiche. L’insieme di queste informazioni è l’Universo nella sua interezza. Questo Universo fatto di relazioni energetiche è Reiki.