A mio modo di vedere i 5 principi del Reiki non sono dei precetti a cui necessariamente dovresti adeguarti nell’arco della tua giornata. Non sono una serie di raccomandazioni (seppur di buon senso) a cui il “buon praticante Reiki” dovrebbe adeguarsi. Se dovessi leggerli in questa chiave, secondo me, ci sarebbe qualcosa che non va nell’intero sistema Reiki di Usui.
Perché mai, infatti, una disciplina spirituale dovrebbe impormi delle regole di condotta?
Così fanno le religioni, definiscono delle regole che chiedono di seguire ai propri fedeli.
Le regole delle religioni hanno molteplici funzioni, di cui probabilmente le più importanti sono 2:
- Mantenere una società ordinata
- Definire le condotte salvifiche dell’individuo
Ma Reiki è una disciplina spirituale e terapeutica, non è una religione. Quindi Reiki non ti chiederà mai di adeguarti a nessun dogma, anche se di buon senso.
I 5 principi dunque non discriminano il buon praticante Reiki dal cattivo praticante, non separano, non giudicano, non valutano, non impongono.
In Occidente i principi sono invece stati spesso interpretati in questa maniera, in chiave giudaico-cristiana, come se fossero i “10 comandamenti” del praticante Reiki.
Se dovessimo seguire questa lettura, andremmo molto fuori strada rispetto a quella secondo me indicata dal maestro Usui. Entreremmo nel territorio delle religioni.
I 5 principi descrivono invece semplicemente lo stato di armonia del sistema mente-corpo ottenibile attraverso la pratica di Reiki.
Essi si limitano a descrivere un particolare stato, ma non comandano una serie di comportamenti.
Sarebbe infatti alquanto assurdo pensare di poter diventare ciò che descrivono i 5 principi semplicemente recitandoli!
Come se bastasse dire: “non ti arrabbiare” per smettere di essere arrabbiati! Non sarebbe di buon senso.
Se quindi ci spostiamo da un’interpretazione dei 5 principi del Reiki di tipo precettiva verso una lettura in chiave descrittiva e osservativa di uno stato psico-fisico, possiamo meglio comprendere che essi sono forse lì a ricordarci in cosa consiste lo stato di Pace interiore, ossia quella Felicità che è l’obiettivo del metodo Reiki di Usui.
Non sforzarti dunque di seguire a tutti i costi e in maniera “formale” i 5 principi, magari giudicandoti o facendoti venire sensi di colpa se oggi hai avuto degli accessi di rabbia o ti sei preoccupato oltre modo.
In altre parole: non cercare di soffocare le tue emozioni e le tue paure dietro una maschera di artificiale controllo della tua mente e delle tue emozioni che i tuoi schemi mentali producono.
Tu diventi i 5 principi, in maniera naturale e armonica, cioè senza sforzo, tutte le volte che il tuo sistema mente-corpo è in armonia.
Tu diventi i 5 principi quando sei in perfetta risonanza con Reiki, quando cioè sei Reiki. Diventi i 5 principi attraverso la pratica costante della disciplina, percorrendo cioè la Via di crescita personale e spirituale del Reiki.
Questo è un aspetto importante, occorre ricordarlo sempre.
Altrimenti rischiamo di perdere di vista sia i presupposti sia gli obiettivi di questa meravigliosa ed efficace disciplina.